Come un colpo di stato

 

Il Blocco Studentesco interviene in merito alla crisi dell’Ateneo senese. “Le recenti modifiche allo statuto” – dichiara Francesca Focarelli, rappresentante della sezione universitaria del movimento studentesco di CasaPound – “hanno realizzato anche in ambito universitario ciò che ormai nell’organizzazione cittadina è un dato di fatto da anni: calo drastico della partecipazione interna ed accentramento di poteri attorno ad una casta inamovibile. Con l’eliminazione delle rappresentanze del personale tecnico-amministrativo, la riduzione a meno della metà dei membri (da 26 a 10) e ad uno solo la rappresentanza studentesca, si tenta di passare di fatto al controllo totale dell’Università degli Studi di Siena da parte dei potentati cittadini ed al Mps. Non era la sinistra fortemente contraria alla trasformazione delle università in Fondazioni? Non si era fatta paladina delle lotte contro il ministro Gelmini? L’incoerenza pare continuare ad essere il pane della politica. Le università, la senese compresa, hanno la loro ragion d’essere nella didattica e nella ricerca e vivono del costante apporto della gioventù studentesca. L’eliminazione dell’elemento partecipativo, sia degli studenti che dei lavoratori, a beneficio di un ateneo in cui il Rettore sarà padre padrone con il supporto condizionante delle istituzioni locali, va nella direzione della trasformazione dell’Università in un diplomificio a solo uso e consumo della Banca. Senza contare la svendita di importanti settori medico-ospedalieri alla Regione”. “Tutto ciò è inaccettabile.” – termina la responsabile del Blocco Studentesco – “Confidando quindi nel rigetto delle modifiche statuarie da parte del ministro Gelmini, non attenderemo con le mani in mano ed agiremo per un’Università libera, pubblica ed indipendente”.

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